Visita guidata – Il Castello di Brescia e i suoi musei

Inespugnabile Falco d’Italia

Il castello di Brescia è un’imponente fortezza militare di pietra, la seconda più grande d’Europa dopo il forte piemontese di Fenestrelle.

Fondato dai Visconti di Milano nel 1343 ed ampliato negli ultimi decenni del Cinquecento dalla Serenissima Repubblica di Venezia si presenta con una struttura a cipolla. Visitare il castello di Brescia significa in realtà visitare due fortezze una dentro l’altra: la più esterna e bassa è rinascimentale e mostra tutti gli aggiornamenti elaborati dai grandi architetti militari veneti per adeguare le strutture di difesa all’invenzione delle armi da fuoco; la più interna e alta è invece una costruzione tipicamente medievale, con tanto di mura merlate e ponte levatoio, adatta ad una difesa pensata per far piombare proiettili dall’alto verso il basso e per proteggere il cammino degli arcieri di ronda.

Noto con il nome di “Falco d’Italia”, il castello si trova arroccato sul colle Cidneo che sovrasta il centro storico della città. I tanti Stati conquistatori che nel corso dei secoli si sono susseguiti a dominio della città hanno stanziato qui i loro eserciti. La posizione strategicamente eccellente permetteva infatti di controllare perfettamente sia il territorio circostante le mura urbane che la città stessa. I panorami che si possono ammirare dalle torri rendono estremamente esplicito questo elemento di forza di un’architettura militare rimasta nei secoli inespugnata perché oggettivamente inespugnabile.

La superficie entro le mura è di circa 75.000 metri quadrati. Oggi è un enorme parco monumentale pubblico. Le strutture della fortezza, un vero labirinto di pietra, si integrano magnificamente con bellissime aree verdi, ospitano due musei (Museo delle Armi e Museo del Risorgimento) e una serie di monumenti che ne ricordano la storia e che aiutano a non disperdere la memoria degli avvenimenti tragici di cui furono protagoniste. Con la guida turistica si percorrono tratti di mura e camminamenti coperti, si attraversa il ponte levatoio, si sale sulle torri e si entra nella famigerata Strada del soccorso, una via di fuga, una sortita, una strada segreta nota solo all’esercito di stanza, per mezzo della quale gli oppressori riuscirono a riprendersi più volte la città in rivolta.

Dal dominio tirannico dei Visconti al Sacco del generale francese Gaston de Foix, dalla soppressione della rivolta delle X Giornate all’uso che ne fece il regime nazifascista durante la RSI, la visita al castello di Brescia, oltre a regalare un notevole percorso nell’evoluzione dell’architettura militare, è un potente mezzo culturale grazie al quale si possono immaginare bene secoli di storia cruenta e di oppressione che solo in un periodo relativamente recente si è rasserenata, grazie alla conquista civile che ha trasformato l’antico luogo d’armi in un gigante buono ed amatissimo.

I MUSEI

Il Museo delle armi “L. Marzoli”

Il museo delle armi è stato allestito da Carlo Scarpa all’interno del medievale Mastio visconteo, medievale sede del Capitano della guarnigione. Ospita oggi una selezione da una delle più ricche raccolte europee di armature e armi antiche. Affascinanti ricostruzioni rendono immediata la comprensione di alcuni elementi dell’organizzazione di un esercito nel XVI e nel XVII sec. Al secondo piano del mastio inizia la storia delle armi da fuoco dai primissimi meccanismi di accensione alle più sofisticate armi ottocentesche.

Il Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia

Il museo del Risorgimento è stato allestito nel cinquecentesco Grande Miglio veneziano, magazzino per le granaglie indispensabili all’alimentazione dell’esercito della Serenissima Repubblica di stanza a Brescia. Per la qualità e la varietà degli oggetti esposti (cimeli, opere d’arte, mobili d’epoca, documenti, abiti, armi ecc…) è ritenuto uno dei musei nazionali sul Risorgimento più importanti e significativi. L’allestimento attuale è recentissimo ed è fortemente improntato alla multimedialità. La selezione rigorosa degli oggetti, il loro allestimento tutt’altro che piatto e scontanto e la presenza di diversi stand in realtà aumentata e digitalizzati rendono il percorso particolarmente gradevole alla nostra sensibilità di contemporanei.

Un posto di rilievo è riservato all’episodio delle Dieci giornate di Brescia, l’eroica rivolta di popolo contro l’esercito austriaco che valse alla città l’appellativo di Leonessa d’Italia, reso celebre da Giosuè Carducci nelle sue Odi barbare. Le Dieci giornate sono raccontate, oltre che attraverso dipinti, vesti, accessori quotidiani e divise militari, per mezzo di un box immersivo ed emozionale che intreccia stimoli acustici e stimoli visivi fatti di luci ed immagini in movimento.

COSA SI PUÒ VEDERE CON LA GUIDA TURISTICA

• Fortezza medievale costruita dai Visconti di Milano
  • mastio
  • ponte levatoio
  • fossato
• Fortezza rinascimentale costruita da Venezia
  • giro delle mura
  • torri
  • corridoio coperto
  • fossa dei Martiri
• Strada del soccorso
• Percorso dei condannati a morte durante la RSI
• Museo delle armi “Luigi Marzoli” – allestito all’interno del Mastio Visconteo (su richiesta esplicita)
• Museo del Risorgimento – allestito all’interno del Grande Miglio (su richiesta esplicita)

ingresso-castello-brescia

Ingresso Castello

fortezza-viscontea-castello-brescia

Ingresso medievale

strada-soccorso-castello-brescia

Strada del soccorso

torre-coltrina

Torre Coltrina

panorama-brescia-castello

Panorama sulla città

rivellino-castello-brescia

Rivellino medievale

drappello-museo-armi

Museo delle armi

armi-ottocento

Museo Risorgimento

museo-risorgimento-brescia

Museo Risorgimento