Visita guidata – La chiesa di S. Giorgio a Brescia

San Giorgio: un angolo nascosto nel cuore di Brescia

Abbiamo in programma un data per questa visita guidata. Guarda se fa per te e iscriviti. Trovi il “prenota” per le iscrizioni qui di fianco e a fondo pagina, dopo tutte le informazioni.

DATA IN PROGRAMMA

• dom. 21 dic. ore 14:30 – incontro ore 14:15

COSTO

• € 12,00 – biglietto intero (comprensivo di visita guidata + offerta da lasciare ai volontari del Touring che tengono aperta la chiesa)
• € 8,00 – biglietto ridotto ragazzi 11/17 anni e portatori di abilità diverse 
• gratis – bambini al di sotto dei 10 anni. Non serve iscrizione, basta portarli

A CURA DI

• Rossana Braga – guida turistica abilitata

Nel cuore del centro storico di Brescia, lontano dai percorsi più battuti e dal rumore dei flussi turistici, c’è una piccola piazzetta raccolta e silenziosa. Questo angolo riservato è situato ai piedi del colle Cidneo, nella popolare e millenaria contrada dei Fabi. Si apre all’improvviso tra i vicoli meno frequentati della città, offrendo a chi lo scopre un’atmosfera che rimanda allo spirito più genuino della vecchia Brescia.

A dominare questo spazio appartato si erge la facciata di una delle chiese più antiche di Brescia: la chiesa di San Giorgio. Le sue origini si fanno risalire all’epoca longobarda. Per accedere all’ingresso, i visitatori devono affrontare una suggestiva doppia scalinata, necessaria per superare il dislivello tra il piano della piazza e il sagrato. Questo dettaglio architettonico contribuisce a rendere particolarmente affascinante l’ascesa verso la chiesa.

Secondo una lunga tradizione letteraria, San Francesco scelse questo luogo come rifugio per il primo piccolo gruppo di frati francescani residenti a Brescia. Prima di iniziare a costruire veri e propri conventi, i francescani preferivano stabilirsi in edifici già esistenti all’interno delle mura cittadine. Un indizio prezioso di questa presenza sarebbe rappresentato da una rarissima Sant’Anna Metterza del XIII secolo, oggi celata dietro una struttura successiva alla costruzione della chiesa. Questa immagine, dai colori vivaci del rosso, del blu e del giallo, raffigura Sant’Anna nella sua veste di terza nella gerarchia divina, un culto promosso proprio dai seguaci del poverello di Assisi.

L’ingresso nella chiesa stupisce: dietro la facciata barocca si cela inaspettatamente una delle più belle e significative testimonianze del romanico bresciano. L’architettura medievale si presenta, però, permeata da una ricca decorazione che si è stratificata nei secoli, dove pale d’altare e affreschi di epoche diverse – medievali, rinascimentali e barocchi – convivono fianco a fianco.

Questo insieme offre un racconto visivo delle numerose vicende storiche che hanno segnato la città e la contrada dei Fabi.
Parte di queste narrazioni ci costringe a tornare ad atmosfere cupe, terribili, vissute di nostri antenati, quelle generate dagli orrori del Sacco di Brescia del 1512 e quelle prodotte della peste del 1630. Completano un quadro non propriamente sereno le testimonianze artistiche e architettoniche che riportano alla vicinanza fisica di San Giorgio al bordello pubblico e al luogo destinato alle esecuzioni capitali. Accanto alla chiesa, un angusto corridoio conduce a tre piccole stanze per nulla rassicuranti, un tempo completamente murate. Si tratta di fosse comuni, dove si gettavano i corpi dei condannati a morte attraverso botole collocate nei soffitti a volta. I resti delle vittime vi arrivavano trasportati, lungo il cosiddetto “percorso dei condannati a morte”, dai confratelli della storica Compagnia della Misericordia sulli prigionieri e condannati a morte.

La chiesa di San Giorgio rappresenta, dunque, un prezioso esempio di architettura romanica arricchito nei secoli da interventi artistici di grande rilievo. Le opere d’arte presenti testimoniano l’evoluzione del gusto e dell’abilità decorativa bresciana, rendendo questo edificio un vero luogo di bellezza oltre che di memoria collettiva.

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Facciata

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Navata centrale

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Affresco barocco della volta

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Sant’Anna Metterza, XIII sec.

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Presbiterio

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Fossa comune