Visita guidata – La Disciplina di San Cristoforo

Segni secolari della devozione laica

La facciamo aprire apposta per te. Condurrà la storica dell’arte Letizia Barozzi che ha pubblicato uno studio importante sugli affreschi della Disciplina di Mompiano (in AA.VV. La Disciplina di San Cristoforo a Mompiano in Brescia. Ed. Compagnia della Stampa). 

Il Basso Medioevo, animato da un rinnovato fermento intellettuale e da un rinnovato vigore economico, fu caratterizzato da una società dinamica, desiderosa di partecipare in prima persona alla vita religiosa. È questo il momento della nascita delle confraternite laiche, gruppi di uomini e donne che, a partire dal XIII secolo, si costituirono in associazione con la finalità di affiancare il clero regolare nello svolgimento delle pratiche di culto.

Tra le confraternite spiccò quella dei Disciplinati, così chiamata a causa del particolare strumento di penitenza utilizzato dai suoi aderenti: la disciplina, per l’appunto, il flagello a tre o cinque corde che doveva ricordare le piaghe ricevute da Cristo sulla Croce. Veniva utilizzato per colpirsi ripetutamente la schiena durante le cerimonie di pubblica contrizione.

Diffuse in tutta la Penisola, le confraternite dei Disciplini hanno lasciato ampia traccia di sé sul territorio di Brescia: i loro oratori costellavano (e costellano) la Franciacorta, il Sebino, la Vallecamonica, scrigni di affreschi che narrano la devozione dei committenti incentrata sui momenti della Passione e Crocifissione di Cristo.

Tra questi, spicca la Disciplina di San Cristoforo a Mompiano, che conserva ancora, sulle pareti dell’aula, un ciclo pittorico di grande preziosità.

Riportati a nuovo splendore in seguito ad un recente restauro, gli affreschi della Disciplina di San Cristoforo evocano, con schietta forza narrativa, tutta la drammaticità della Passione di Cristo e l’umanità della sua vicenda terrena.

Partendo dalle Storie della Vergine (figura considerata indispensabile per la salvezza dell’umanità) e toccando gli episodi dell’Infanzia di Cristo, la narrazione giunge alla tematica più cara ai Disciplini, culminando nella grande Crocifissione che adorna la parete dietro l’altar maggiore.

Dipinti da mani diverse, nell’arco di un periodo che va dalla metà del Quattrocento fino ad almeno gli anni Trenta del Cinquecento, costituiscono un tassello importante nel variegato mosaico della storia dell’arte bresciana, ed un utile termine di paragone con altri contesti simili coevi, come la Disciplina della Maddalena a Provaglio d’Iseo e l’Oratorio dei Disciplini di Orzivecchi.

LA STORICA DELL’ARTE: Letizia Barozzi, specializzata in Storia dell’Arte Medievale, in Storia dell’Arte Moderna e in Museologia e critica artistica. Autrice di numerosi saggi ed articoli è attualmente dottoranda presso l’Università Sapienza di Roma.

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Crocifissione, partic.

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Affreschi della parete destra

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Nascita della Vergine, partic.